5. LA VALUTAZIONE DELL’ATTIVITÀ DI RICERCA DEI DIPARTIMENTI

La VQR aveva, tra i suoi compiti, quello di fornire alle strutture una graduatoria dei dipartimenti universitari (o sottostrutture analoghe nel caso degli enti di ricerca) che potesse essere utilizzata come informazione e in piena autonomia dagli organi decisionali delle strutture nella distribuzione interna delle risorse.

Gli statuti degli atenei approvati a valle della Legge 240 presentano diverse tipologie di dipartimenti. Le più frequenti sono rappresentate da:

  1. dipartimenti che raggruppano esclusivamente ricercatori afferenti ad un’Area;

  2. dipartimenti che inglobano in toto dipartimenti più piccoli preesistenti, con ricercatori che afferiscono tipicamente a una o due Aree;

  3. dipartimenti che raccolgono in varia misura frange di dipartimenti preesistenti, con una struttura fortemente composita e difficilmente ascrivibile a una o due Aree.

Nel caso a. spesso la valutazione di Area del dipartimento coincide in sostanza con quella dell’ateneo cui afferisce. Negli altri due casi occorre costruire degli indicatori di dipartimento a partire dalle valutazioni dei prodotti associati ai soggetti valutati di quel dipartimento che afferiscono ad Aree diverse. Anche in questo caso, come già fatto per le strutture, è importante far sì che il risultato finale non sia influenzato in maniera significativa da difformità di valutazione interarea.

Indicando rispettivamente con ni,j,k,E , ni,j,k,B . ni,j,k,A , ni,j,k,L , ni,j,k,MIS , ni,j,k,NV , ni,j,k,PL , il numero di prodotti Eccellenti, Buoni, Accettabili, Limitati, Mancanti, Non Valutabili e soggetti a Plagio del dipartimento k-esimo della struttura i-esima nell’Area j-esima, si ottiene la valutazione complessiva vi,j,k del dipartimento k-esimo della struttura i-esima nell’Area j-esima come:

ANVUR, Piazza Kennedy, 20 - 00144 Roma