L’accreditamento iniziale per l’istituzione di una nuova Scuola è definito nell’ambito della programmazione e valutazione delle università, previste dall’art. 1ter del D.L. del 31 gennaio 2005, n. 7 convertito dalla L. del 31 marzo 2005, n. 43, e attuate su base triennale con Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sentiti la Conferenza dei Rettori (CRUI), il Consiglio Universitario Nazionale (CUN), il Consiglio Nazionale degli Studenti (CNSU) e l’ANVUR. Per il triennio 2016 – 2018 trova applicazione il Decreto Ministeriale del 8 agosto 2016, n. 635, ai sensi del quale, all’art. 6, comma 1, è fatto divieto di proporre l’istituzione di nuove Università Statali e nuove Università non Statali legalmente riconosciute (ivi comprese le telematiche) se non a seguito di processi di fusione.
L’attività di accreditamento periodico ha l’obiettivo di verificare il mantenimento nel tempo dei requisiti che hanno consentito l’accreditamento iniziale o il precedente accreditamento periodico.
L’articolo 4 del DM 439/2013 specifica: i requisiti da verificare per l’accreditamento periodico delle Scuole (comma 1), la graduazione del giudizio espresso per la Scuola in esito alla valutazione (comma 2), i riferimenti normativi da considerare nella formulazione del giudizio di valutazione per l’accreditamento delle Scuole come previsto all’art. 9 del Dlgs 19/2012 e nell’accreditamento periodico dei corsi di dottorato e di perfezionamento di cui all’art. 3 DM n. 45/2013 (comma 3).
L’accreditamento periodico delle Scuole ha una cadenza quinquennale.
La fase di accreditamento periodico è occasione per la verifica della corrispondenza tra la visione delineata dal Documento Programmatico e la realtà della didattica e della ricerca della Scuola: questa analisi costituisce uno degli obiettivi principali della vista delle CEVS.
In base all’esito delle verifiche il Ministero, su proposta dell’ANVUR, potrà confermare o revocare l’accreditamento precedentemente accordato.
Infine, l’ANVUR può essere chiamata ad esprimersi, attraverso la formula parere positivo/negativo, sulla valutazione dei risultati conseguiti nel periodo di sperimentazione da parte delle Scuole Superiori, in base ad un’istruttoria condotta da una Commissione di Esperti per la Valutazione delle Scuole Superiori (CEVS) e la compilazione di un protocollo di valutazione specifico.